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Come aprire un caffè/bar dedicato alla salute e benessere

L’Italia, si sa, è la culla della dieta mediterranea che, unita al clima del bel paese ed alla tendenza di vivere con uno stile provinciale, ci permette di essere il paese che, mediamente, è più longevo, più longilineo, con meno malattie croniche.

Il problema è l’ingerenza delle altre culture “meno salutiste” che pian piano sta trasformando la cultura Italiana, facendola adeguare ad alcuni paesi occidentali, dove il fast food ed il junk food, regna sovrano.

Fortunatamente, nonostante la globalizzazione dei mercati, l’Italiano tipo è portato a provare il nuovo cibo che arriva da catene estere ma, poi torna alla ns. preziosa dieta mediterranea.

Oggi, un po’ per esigenza ed un po’ per moda, sono nati molti franchising per Celiaci, per Vegetariani/Vegani, per salutisti estremi.

Personalmente non amo nessuna forma di estremismo ma comprendendo che una dieta più equilibrata, mi eviterà alcune visite mediche e qualche dieta. Ed ecco allora che, insieme a moltissimi Italiani, ho preso a frequentare locali dove si può assaporare un ottimo gelato artigianale o un frullato di sola frutta fresca o un naturalissimo frozen yogurt o una spremuta di arance , senza dimenticare frullati di carote o altre verdure.

Chiaramente non possiamo tralasciare piatti composti da “insalate”, composte da frutta e ingredienti iper poteici o semplicemente da un ottima insalata mista o dalla Italianissima caprese.

Nel mondo del franchising ci sono ormai varie catene , sia Italiane che Straniere, che offrono cibi salutisti, in ambienti che spingono ad immaginare il benessere che si riceverà mangiando o bevendo i loro prodotti.

Per aprire un bar/caffetteria salutista di successo sono necessari alcuni elementi fondamentali come :

  1. Una location dai 30 mq in su, in posizione con buona visibilità o in centri commerciali
  2. Bacino di utenza di almeno 40.000 abitanti
  3. Un arredamento che a colpo d’occhio faccia comprendere la mission di quel locale: benessere alimentare
  4. Pulizia impeccabile del locale. Nell’immaginario comune un negozio di benessere alimentare e di conseguenza mentale , deve essere fresco, pulito, con colori vivi come quelli della frutta e della verdura.
  5. Non obbligatoriamente servono i tavolini per le consumazioni, molti di questi locali usano il sistema del take away, che permette di risparmiare mq e indirettamente farsi pubblicità. Come? Semplicemente. Un cliente che passeggia sorseggiando un frullato naturale di frutta , con un bicchiere molto colorato e brandizzato, fa indirettamente pubblicità al locale, attirando l’attenzione degli altri passanti.
  6. A livello di permessi comunali, in genere, necessita presentare la SCIA al Suap di competenza, corredata della planimetria del locale (se c’è anche un rendering si semplifica il compito dell’impiegato che in questo modo comprende meglio il tipo di locale che vogliamo aprire ) , del titolo SAB ex REC (somministrazione di alimenti e bevande) che può essere posseduto anche da un preposto. La normativa prevede che il diploma di scuola alberghiera dia di diritto il titolo, come l’aver lavorato negli ultimi 5 anni, per almeno 2 anni anche discontinui, nel settore. In mancanza di questi requisiti sarà necessario iscriversi al corso presso la CCIAA locale o presso alcune scuole autorizzate , con corsi on line. Sarà anche necessario avere l’HACCP , che si ottiene attraverso un corso, come per la Sicurezza sul lavoro.Per queste questioni burocratiche consiglio di rivolgersi ad un tecnico specializzato, noi avremo ben altre cose da fare per approntare l’apertura della nostra caffetteria/bar salutista.
  7. Non dimentichiamo la parte finanziaria. Molti, moltissimi, potenziali franchisee compilano un form di richiesta di informazioni, attratti dal brand del franchisor o dal settore, senza leggere i costi, non sempre alla portata di tutti. È indispensabile fare i conti con le proprie tasche ed eventualmente con la possibilità di ottenere un finanziamento.
    Se il brand scelto è un brand di successo, con molti anni di attività in franchising e numeri rilevanti, sarò agevolato nella richiesta di finanziamento perché la banca di turno comprenderà che la restituzione del finanziamento non dipenderà esclusivamente dalle mie capacità imprenditoriali ma, anche , dal supporto dato da un brand di successo.

Per concludere, sono fermamente convinto che nel mondo dei franchising , il settore FOOD & BEVERAGE ha futuri rosei e tra questi il mondo delle caffetterie salutiste si può ritagliare una consistente fetta di mercato.

Buona salute a tutti J

G. Piersanti
Director Easy Franchising
g.piersanti@easyfranchising.eu

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