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COSA FARE DOPO LA PANDEMIA ?

Da una settimana abbiamo ripreso a rispondere ai form inviati da potenziali franchisee ed abbiamo notato che, rispetto al periodo antecedente la pandemia, c’è una gran confusione e soprattutto, una gran paura!

Molti ci hanno scritto per uno dei brand in franchising da noi gestiti ma, dopo aver ascoltato la presentazione, hanno subito gettato le mani in avanti dicendo: interessante ma, per ora, volevo solo informazioni, voglio prima vedere come sarà la situazione del dopo Covid-19.

Storicamente, dopo una guerra, c’è sempre stato un periodo di crescita e altrettanto storicamente ci sono sempre stati quelli che si piangevano addosso , quelli che cercavano a tutti i costi il posto fisso o l’assistenzialismo ma, per fortuna, ci sono anche stati quelli che hanno sfruttato l’assenza o la scarsità di alcuni prodotti/servizi, a causa della guerra, che si sono rimboccati le maniche e con non pochi sacrifici hanno tirato su aziende che nel tempo sono anche divenute multinazionali.

Il dopo pandemia si può sicuramente paragonare ad un dopo guerra. Purtroppo e ribadisco il purtroppo , moltissimi piccoli e medi imprenditori che in questi anni di crisi hanno aperto attività tra mille sacrifici, probabilmente chiuderanno perché non riusciranno a sopportare mesi di inattività , con spese fisse correnti e zero incassi (aggiungo che dal 2008, inizio della grande crisi economica/finanziaria mondiale, l’Italia ha veramente faticato ad uscirne e coloro che hanno aperto un attività , sono spesso riusciti a sopravvivere , non di certo a mettere da parte grandi risparmi che sarebbero stati utili in questo momento).

Posti fissi, nel prossimo futuro, li vedo veramente difficili da reperire, quindi cosa fare, oltre che piangersi addosso?

Anche se noi della Easy Franchising siamo parte in causa, in quanto coinvolti nelle aperture di attività in franchising, dobbiamo assolutamente esortare tutti a vagliare opportunità per mettere su una attività, che in questo momento potrebbe avere una serie di vantaggi:

  1. Si libereranno una serie di locali commerciali, talvolta anche in posizioni strategiche, ed i proprietari non potranno che accettare i nuovi prezzi di mercato dei canoni di locazione, sicuramente in ribasso.
  2. Le catene in franchising, che sicuramente perderanno una serie di franchisee, escogiteranno soluzioni agevolate ed attrattive per far entrare nuovi affiliati in sostituzione di quelli persi per strada.
  3. Ci sarà meno concorrenza, almeno per i primi anni.
  4. Ci saranno finanziamenti agevolati (forse qualche cosa anche a fondo perduto) per nuove aperture in start up. Il Microcredito dovrebbe passare a breve da una erogazione massima di € 25.000 ad un importo di € 40.000 estendibile dopo 6 mesi a € 50.000, con la garanzia di un fondo statale che attualmente copre l’80% ma, si vocifera che potrebbe passare al 100%.

 

Qualcuno starà pensando: tutto vero e tutto bello ma, chi ci garantisce che si avrà a breve la possibilità di riprendere la vita e le consuetudini di acquisto, precedenti il Covid-19? NESSUNO!

Fare impresa, per quanto piccola e “sicura”, comporta sempre dei rischi, sarà quindi necessario analizzare bene il settore, il franchisor, i player di zona, la località, la location ed in ultimo, ma non ultimo per importanza, le proprie capacità, la propria voglia di fare sacrifici, la giusta mentalità e predisposizione al cambiamento.

E proprio l’ultima parola (il cambiamento) è, o potrebbe essere, la chiave di volta del cambiamento e del successo.

Da anni l’avvento del web ha cambiato il modo di porsi sul mercato. Ora, il Covid-19 impone una ulteriore spinta al cambiamento e chi non si adeguerà, sarà fuori dai giochi.

Le consegne a domicilio saranno sempre più richieste, in tutti i settori commerciali. Non importa se sono “solo” una piccola caffetteria o una pizzeria a taglio, o mi organizzo direttamente per le consegne, oppure mi devo abbonare ad uno dei brand del delivery.

Pagamenti tramite app sul cellullare, diverranno sempre più richiesti.

Presenza attiva dell’azienda sui social network.

Attenzione maggiore verso la clientela, per evitare cattive e dannose recensioni.

Minore merce/prodotti esposti, sostituiti da touch screen monitor, dove il cliente può sfogliare le offerte, decidere l’acquisto, pagare con un’ app e ricevere a casa l’acquisto effettuato.

Orari differenziati per i propri collaboratori, per poter erogare un servizio anche in orari oggi non abituali.

Ove possibile, usare o far usare lo smart working.

Per i prossimi mesi, adottare tutte le misure di protezione sanitaria per i propri collaboratori e per la clientela.

 

Questi indicati, sono solo alcuni esempi di come il mondo del commercio può modificare il suo standard. Chiaramente non tutto è adattabile a tutte le attività e spesso i costi per il  singolo sono inaccessibili, ecco perché è necessario rivolgersi ad un consulente o direttamente ad un franchisor che , adottando un economia su larga scala , potrà ottenere costi ben più bassi.

 

L’ITALIA A BREVE DOVRA’ RIPARTIRE, NON RESTIAMO ALLA FINESTRA A GUARDARE, SCENDIAMO IN STRADA (SEGUENDO LE DISPOSIZIONI GOVERNATIVE!) E FACCIAMO VEDERE CHE GLI ITALIANI SONO SEMPRE QUELLI CHE HANNO CREATO UNA DELLE PIU’ BELLE NAZIONI AL MONDO!

EASY FRANCHISING

G.PIERSANTI

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