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Quale attività aprire con un investimento sotto le 10 mila euro?

L’argomento di questa settimana è delicato perché potrebbe far aprire gli occhi a molti “ sognatori”.

Facendo una ricerca sui siti dedicati alla promozione delle reti in franchising, digitando : investimento da 0 a 10.000 € , escono decine e decine di franchising , nei settori merceologici più svariati.

Se fossi un giovane che non trova lavoro, con pochi soldi in tasca, o un cinquantenne licenziato che trova difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro dipendete, farei salti di gioia nel vedere quante attività posso aprire con meno di € 10.000.

Ma, sarà sempre vero? Io penso proprio di no.

Chiaramente per questione di privacy non posso entrare nello specifico ma, parlando in generale, se voglio aprire, per esempio, una gelateria/yogurteria, dove i macchinari costano molte decine di migliaia di € , che vanno ad aggiungersi ai banconi frigo ed a tutto l’arredo in generale, posso pensare che per mettere su questa attività bastino meno di € 10.000?

Solo per entrare nell’argomento negozio, considerando che una gelateria e/o yogurteria ha la necessità di essere molto visibile ed avere una metratura non inferiore a 50 mq, compreso il magazzino,  dobbiamo considerare un canone di locazione di almeno € 1.500 (parlo di una media, perché in alcune città ed in alcune location il canone potrebbe arrivare anche oltre i € 3.000).

Dovremo quindi versare, almeno 3 mesi di deposito cauzionale, oltre al primo mese anticipato. In taluni casi la proprietà ci chiede la fidejussione bancaria per 6/12 mesi di canone .

Poi ci sono, sempre, lavori di muratura di adattamento, messa a norma degli impianti, a volte la creazione di un secondo bagno, ecc..

Bene, senza voler esagerare, considerando un locale che non aveva la necessità di grandi lavori, siamo già arrivati ad oltre € 10.000, visto che € 6.000 sono per il deposito cauzionale e la prima mensilità.

Diciamo che fino ad ora per aprire il ns. negozio abbiamo speso circa € 12/14.000, a cui dobbiamo aggiungere: la costituzione della soc. o l’apertura della partita iva come ditta, l’iscrizione in CCIAA, libri fiscali vari, apertura c/c, pos, adsl, utenze varie, presentazione della scia ed a volte della cila, tassa per l’insegna, commercialista, forse l’agenzia immobiliare, spesso una entry fee per il franchising e sicuramente qualche imprevisto, che è sempre in agguato.

Vogliamo dire che tutti questi passaggi possono costare mediamente altri € 5.000/ 6.000?

Bene, abbiamo il locale , lo abbiamo ristrutturato ed abbiamo fatto gli adempimenti necessari per aprire, cosa manca?  Ah, già, piccolo particolare, l’arredo ed i macchinari che potrebbero costare da un minimo di € 20.000 , fino ad arrivare a € 60/70.000.

Facciamo finta che per il ns. locale ci possano bastare 40.000€ di allestimento ed impianti, che sommati ai circa 17/18.000, ci portano vicino ai 60.000€, che raggiungiamo e superiamo facilmente conteggiando la prima fornitura di merce, che non sono solo le materie prime per produrre gelato e yogurt, ma anche coni, coppette, cannucce, cucchiaini, ecc..

Qualcuno potrebbe obiettare dicendo: ma la casa madre dice che tutto l’allestimento ed i macchinari li forniscono loro. Certo, può accadere ma, pensate realmente che un franchisor possa investire 40/50.000€ per far aprire un franchisee conosciuto da qualche settimana???

Spero realmente che non pensiate questo altrimenti resterete molto delusi.

Nei casi, abbastanza rari, in cui il franchisor da in comodato d’uso arredo e macchinari, chiede un canone mensile per l’uso di quanto consegnato ma, non basta. Il franchisor non è un ente di beneficenza ma un impresa commerciale che deve produrre utili e non può rischiare di  investire sul “primo venuto”, per cui chiedono una fidejussione bancaria a garanzia , che equivale ad un fido bancario ed oggi ottenere un fido di 40/50.000, per un giovane o per un disoccupato, è praticamente impossibile.

Ma allora perché  in pubblicità era indicato un investimento inferiore alle 10.000?

SEMPLICEMENTE PERCHE’ QUELLA ERA LA SPESA RICHIESTA DAL FRANCHISOR PER L’INGRESSO NELLA SUA RETE, NON L’INVESTIMENTO COMPLESSIVO.

Chiedo scusa ai franchisor di gelaterie e yougurterie  se ho preso il loro settore come esempio, ne potrei fare molti altri di esempi in settori come: AGENZIE DI VIAGGIO, AGENZIE IMMOBILIARI, RISTORAZIONE IN GENERALE , POSTE PRIVATE, AGENZIE MATRIMONIALI, RIPARAZIONE CELLULARI, ASSITENZA DOMICILIARE, ASILI NIDO, DISTRIBUTORI AUTOMATICI, PRODOTTI BIO/VEGANI/ SENZA GLUTINE, PARAFARMACIE, AGENZIE DI SCOMMESSE, ROSTICCERIE, ENOTECHE, PRODOTTI TIPICI, CIALDE DI CAFFE’ E… MOLTI ALTRI ANCORA.

Chiaramente ognuno dei settori citati per esempio, ha costi diversi, che talvolta superano solo di qualche migliaio di Euro il ns. limite di € 10.000, altre volte, di parecchie decine di migliaia di € .

Dimenticavo di dire che qualche franchisor indica addirittura investimento zero, perché “cercano” di far prendere uno dei tanti finanziamenti agevolati. La mia personale esperienza mi porta a dire che i finanziamenti più sono agevolati e più sono delle chimere.  Ho parlato con decine e decine (direi centinaia ) di potenziali affiliati che, spinti da qualche consulente, davano per scontato che avrebbero preso un finanziamento agevolato/fondo perduto. Non ho mai fatto aprire un’affiliazione ad uno di questi sigg., forse sono stato sfortunato!!

Ma allora, è impossibile aprire una attività in franchising, avendo meno di € 10.000 da investire?

No, non è impossibile , è solo necessario stare con i piedi in terra.

Quali sono i settori in cui si può stare sotto i 10.000€? Solo per fare qualche esempio, i corner in genere non richiedono grandi investimenti perché il potenziale franchisee ha  già il locale avviato, devo solo creare un angolo con lo stile indicato dalla casa madre e nei casi di franchising di prodotti, acquistare la prima fornitura di merce.

Altri corner con investimenti bassi sono quelli dei servizi, come potrebbe essere il noleggio a lungo termine, oppure corner fiscali, infortunistica stradale, vendita auto usate, energia, edilizia, scommesse, servizi di mediazione, profumerie alla spina, ecc..

Altre possibilità di entrare in un franchising, investendo meno di 10.000€, sono date dalle vendite on line, sempre più in crescita, dove spesso si può lavorare da casa.

Ci sono anche settori , dove è possibile affiliarsi senza l’apertura del negozio, andando presso il cliente, come il Pet food o il lavaggio auto a domicilio.

Infine ci sono, nel settore dei servizi, attività in franchising dove è necessario avere un piccolo negozio, un minimo di arredo ed un pc e si può partire contenendo i costi.  Tra questi citerei un’agenzia matrimoniale, di marketing, di infortunistica,  di viaggi, ecc..

 

Per concludere, consiglio sempre di leggere bene le schede dei franchising per capire cosa offrono e quanti sono i costi. Non vergognatevi a chiedere subito i costi globali  per l’apertura ma, STATE CON I PIEDI IN TERRA.

 

Arrivederci al prossimo articolo

G. Piersanti

Director Easy Franchising

g.piersanti@easyfranchising.eu

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